Pneumatici invernali o 4 stagioni? – Due generi diversi di pneumatici, ognuno con precise specificità che le contraddistingue: massima efficacia nei periodi freddi o ampia versatilità

 Pneumatici invernali o 4 stagioni ? Come e cosa scegliere

Con l'avanzare dell'autunno e quindi dell'inverno, nel momento in cui le temperature si abbassano e oltrepassano la soglia dei 7°, restando perennemente basse sino al giungere della primavera, gli pneumatici estivi per la loro struttura più rigida non manifestano più la stessa resa su strada.

È il momento di passare agli cosiddetti pneumatici “termici”, quelli specifichi per i periodi freddi, che grazie alla loro mescola più morbida, che risulta performante anche quando la temperatura va sotto zero, garantiscono anche su superfici gelide e scivolose una tenuta elevata a tutto vantaggio della sicurezza, oltre che trasmettere prestazioni e comfort di elevato livello.

Gli pneumatici 4 stagioni, diversamente da questi, rappresentano invece una sintesi delle qualità presenti sia sulle gomme estive, sia sulle già citate invernali, che li identificano appunto come “all season”. Dunque quando le temperature iniziano a mutare, la loro consistenza media nel confronto con la gomma più rigida delle estive o più soffice dei pneumatici impiegati alle basse temperature, gli consente un adattamento variabile e quindi un impiego prolungato a prescindere dal cambiamento di clima. Una versatilità che, però, presenta comunque i suoi limiti.

La gomma meno rigida dei pneumatici invernali permette, proprio durante le stagioni fredde, di raggiungere rapidamente le temperature di esercizio ottimali e contemporaneamente supportare la marcia con elasticità. Sotto i 7°C, grazie agli studi e agli affinamenti fatti su queste gomme, gli spazi di frenata sono contenuti in media del 10% sul bagnato e del 20% su neve. Il merito non è solo della struttura realizzata, ma anche dello specifico disegno del battistrada. L'impronta di uno pneumatico invernale è composto da caratteristiche lamelle, ovvero i tasselli che compongono il disegno sul quale poggia la gomma, e da profonde fessure tra esse che rappresentano dei canali di drenaggio. Le lamelle, infatti, smistano la fanghiglia o la neve che raccolgono, in questo modo la gomma può aderire perfettamente sulla superficie calpestata e i citati incavi smistano l'acqua, se il manto stradale è bagnato, prevenendo così il rischio di aquaplaning. Ciò consente una massima efficacia su ogni superficie, sottoposti a temperature rigide, senza l'uso di catene. 
Il disegno del battistrada 4 stagioni, al contrario, è frutto di un mirato equilibrio funzionale. Efficace sia alle alte, sia alle basse temperature, in una giornata assolata o quando l'asfalto è bagnato, la struttura del battistrada è pensata per essere comunque performante in ogni condizione di marcia, anche se le prestazioni non saranno mai al livello dei pneumatici estivi o invernali quando le condizioni diventano estreme nei rispettivi periodi stagionali, proprio per l'accennata versatilità di comportamento. 

Gli pneumatici 4 stagioni hanno mescola adatta a coloro che cercano una gomma che offra prestazioni costanti per lunghi periodi, ma al tempo stesso non pretendano prestazioni estreme, cosa che invece è più indicata a gomme estive o invernali nei loro rispettivi periodi stagionali. A coloro che vogliano ottenere il massimo livello di prestazioni dalle rispettive autovetture su strade innevate o in ambienti dalle temperature piuttosto rigide, dunque si consiglia comunque di dotare il mezzo di coperture invernali, che propongano il massimo livello di tenuta stradale e garantiscano altrettanta sicurezza.

A prescindere dalla caratteristiche e dalla tipologia, in ogni modo resta essenziale che la gomma sia in ottimo stato, perché possa garantire il massimo rendimento in termini di sicurezza e performance. È consigliato dunque un controllo periodico sullo stato delle gomme e soprattutto sul loro consumo, che ha anche una ricaduta diretta sui consumi del veicolo.